martes, 3 de abril de 2012

PICOLLI MEDIATORI CRESCONO:

E’ un progetto destinato a i bambini di scuola elementare e ragazzi di scuola media inferiore.Gli incontri si svolgono con una modalità di coinvolgimento attivo che vede come protagonisti i bimbi e adolescenti attraverso esercizi individuali e di gruppo, giochi cooperativi e di ruolo ed simulazioni di conflitto. E’ un viaggio attraverso le emozioni e il loro riconoscimento, nel rispetto del punto di vista dell’altro, nella conoscenza di sé e dei rapporti interpersonali, nei comportamenti aggressivi che sono fonte di tensione, separazione, distanza e solitudine.Gli incontri sono condotti da un mediatore dei conflitti affiancato da un volontario in formazione.

Dopo questa prima spiegazione, dirò che sono andata a un percorso di PMC come affiancamento ad una mediatrice in una classe 1^, di una scuola media inferiore di Modena.
Devo dire che per me è stata un’esperienza molto piacevole tanto per la mediatrice con cui sono andata come per la classe nella quale abbiamo fatto il percorso.
Ci sono stati tre incontri con una separazione d’una settimana, di due ore ogni uno.


Nell’ primo incontro, attraverso diversi giochi e attività facciamo presentazioni (perche si conoscano più profondamente tra loro e anche per conoscerli un po’ noi), parliamo di quello che li piace e non li piace del gruppo-classe, facciamo giochi di fiducia a un compagno, di concentrazione e di ripresentazione d’emozioni. Dopodiché c’è una riflessione finale dell’incontro e lasciamo aperta la porta delle emozioni …

Nell’ secondo incontro, parliamo di quello che a loro piace e non piace collegato sempre alla volta scorsa, viene fuori che a 17 persone su 25 non li piace che li prendano in giro, e questo viene fatto abbastanza in quella classe.
Parliamo di quello che sentono i compagni che vengono presi in giro, di come pensiamo che si manifesta la rabbia, come la posiamo controllare e cose che possiamo fare per sfogarla, come possiamo gestire i emozioni che abbiamo …


All’ terzo e ultimo incontro, facciamo un ricordo su tutto il percorso fatto e centriamo il discorso sulla amicizia.
Alla fine dell’ terzo incontro penso che i ragazzi erano molto felici d’avere fatto quest’incontri, mi sembravano soddisfatti di aver potuto parlarne in classe e anche condividere con i suoi compagni cose che li preoccupano e forse senza questo percorso (senza un facilitatore, mediatore) non lo avrebbero mai fatto.
La metodologia utilizzata in questi incontri è stata attiva e partecipativa creando un clima adeguato nell’ quale i ragazzi potevano esprimere liberamente suoi pensieri e sentimenti.

Una bellissima esperienza.

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