miércoles, 13 de junio de 2012

VOLONTARIATO VICINO O LONTANO:


Prendere un impegno con la società in particolare e il mondo in generale è qualcosa d'esperimentare e capire se ti piace. Non parlo di dare somme di denaro alle ONG (che ovviamente è un buon aiuto), parlo di fare le cose con le mani, di metterti a fare. Come?


1. Volontariato a livello locale
Il volontariato locale è il servizio svolto nel proprio territorio e coordinato dei gruppi locali. Bambini senza famiglia stabile, anziani o disabili che necessitano aiuto, gruppi emarginati della società o persone che soffrono direttamente la ingiuste disuguaglianze nella società, sono solo alcuni esempi per fare qualcosa a livello locale.
Proprio per questo motivo se si vuole contribuire a rendere il mondo un posto migliore, possiamo cominciare anche dalla nostra città, dove sicuramente si sono molte persone che hanno bisogno del nostro aiuto.
La prima cosa da fare è definire le aree in cui si desidera lavorare e anche quelli per i quali sei più preparato, perché bisogna considerare le situazioni che possono essere più adatte ad ogni uno, per non offendere la sensibilità.
In Modena per esempio poi andare al Centro Servizi dove ti offrono la possibilità d'orientarti in quanto a un buon volontariato da fare adatto a te.
http://www.volontariamo.com/fare-volontariato/servizio-di-orientamento
Io a Modena ho visto una ampia rete di volontariato, ci sono molte associazione che si occupano della realtà locale, associazioni di tutti tipi e in tutti ambiti.


2. Volontariato a livello internazionale: è necessario prendere in considerazione molto seriamente se si è disposto ad accettare un compromesso come questo, perché quello d'aiutare gli altri non è un capriccio, ma qualcosa che colpisce il benessere della gente. Per fare volontariato fuori del tuo paese devi essere convinto di quello che voi fare. E un'esperienza più intensa che fare volontariato a livello locale ma altrettanto bella come quella.
Si può fare volontariato internazionale attraverso:
- servizio civile internazionale
- servizio volontario europeo
- programmi di cooperazione
- campi di lavoro
- stage all'estero ...
In che ambiti si può lavorare?:
- azione sociale
- ambientale
- emergency
- cooperazione: in sede o internazionale
- culturale
- sportivo
- eventi ...


Dove la gente vuole aiutare gli altri, al fine di migliorare la loro qualità della vita e contribuire ad un mondo migliore (più giusto e uguale), nasce il volontariato.
















jueves, 7 de junio de 2012

LE CAPRICCIOSE DANZE DELLA TERRA:


Questa settimana voglio dedicare un omaggio a tutti quelli che stanno soffrendo i danni dei terremoti in Emilia Romagna in prima persona e anche a tutti quelli che con suoi sforzi fanno una grande opera per aiutare le popolazioni colpite.
Non avevo mai sperimentato un terremoto così direttamente con tale intensità, vicinanza e per tanti giorni. 
In queste situazioni arriva la confusione, rabbia, desiderio di aiutare, la disperazione, la paura ...
Nel centro dove faccio lo SVE, posso osservare come tutto il mondo si mobilita per essere utile in questa situazione, tutti i lavoratori hanno lasciato le loro funzioni normali o la maggior parte di essi, al fine di soddisfare la domanda di centinaia e centinaia di persone che si offrono come volontarie a lavorare nelle zone colpite, che vogliono donare cibo o beni utilizzati per quelli che stano nei campi, che offrono una donazione in denaro, che offrono nelle loro case ... 
Tra tutte queste persone che si offrono per aiutare, si può trovare da pensionati, giovani, professionisti qualificati, le persone che non hanno mai fatto attività di volontariato, le persone che fanno volontariato regolarmente, persone che abitano vicini a Modena, del nord d'Italia, del sud d'Italia ... ma soprattutto sono persone con grande umanità e voglia d'aiutare gli altri.
Sono rimasta scioccata con la risposta della popolazione per aiutare le persone colpite dal terremoto, perché anche se l'ho visto prima, quest'alluvione di solidarietà del popolo Italiano mi ha piaciuto molto, forse perché ho vissuto molto vicina dal Centro Servici e ho provato d'aiutare in tutto ciò che è nella mia mano.
Entrambi i professionisti e volontari ... stanno facendo un ottimo lavoro d'aiuti umanitari ai loro concittadini.
Mi piace osservare il lato positivo di tutte l'esperienze e con questa del terremoto, penso che sto imparando ad aiutare e gestire in situazioni di emergenza, mentre provo a mantenere la calma.
Ora solo mi manca incoraggiarvi e inviarvi energia positiva per affrontare i prossimi messi!!!!!

miércoles, 30 de mayo de 2012


TERRAFUTURA 2012

Sarà Maria Baeza la testimonial del Servizio Volontario Europeo quest’anno a Terrafutura, insieme a un volontario di rientro in Toscana dalla sua esperienza all’estero.
Il CSV di Modena, in collaborazione con CESVOT - Centro Servizi per il Volontariato della Toscana, sarà presente per promuovere il Servizio Volontario Europeo a giovani cittadini tra i 18 e i 30 che desiderano fare un’esperienza di volontariato di medio-lungo periodo, così come alle associazioni che intendono accogliere volontari europei.
Maria, volontaria spagnola da 8 mesi a Modena, sta svolgendo il suo servizio presso le associazioni della nostra città e presso il Centro di Servizio. Racconterà della sua esperienza e di che cosa significa andare ad abitare all’estero per un periodo di quasi un anno, apprendere la lingua ed entrare in contatto col mondo dell’associazionismo.
I cittadini interessati e le associazioni potranno dialogare con i due volontari europei presenti e con gli operatori del Cesvot, per capire opportunità e caratteristiche del Servizio Volontario Europeo.

Cos'è terrafutura?

E una mostra-convegno che va per la 5^ edizione e che riunisce le migliori energie proposte della società civile, delle istituzioni e delle imprese impegnate nella costruzione di un futuro sostenibile e più equo per tutti.

Terrafutura è composta per persone, reti, progetti, idee e investimenti che da anni lavora per una nuova governance globale, una "terrafutura" rispettosa del ambiente e di suoi abitanti e un sistema sociale ed economico più giusto.

Terrafutura diventa l'esempio tangibile di come un cambiamento virtuoso sia possibile grazie all'impegno concreto di ognuno di noi.

Alcuni obbiettivi:

- sensibilizzare ed educare i cittadini verso nuovi stili di vita promuovendo la sostenibilità sociale, economica e ambientale.
- coinvolgere giovani, famiglie e mondo della scuola nell'elaborazione e diffusione delle buone pratiche di vita quotidiana che stanno alla base della costruzione di una "buona terra futura".
- promuovere politiche e programmi innovativi.

In Terrafutura si può scoprire, capire e condividere realtà, progetti e percorsi che vogliono contribuire alla sostenibilità sociale, economica e ambientale.


Sono andata a questa fiera la domenica 27 di maggio alla Fortezza da Basso a Firenze per fare promozione dello SVE con il CESVOT (Centro Servizi per il Volontariato della Toscana). Ho scoperto un nuovo mondo di energie rinnovabili, agricoltura biologica e biodinamica, raccolta differenziata dei rifiuti e riciclo, tutela dell'ambiente, sostenibilità, finanza etica, commercio equo, responsabilità sociale d'impresa, pace, cooperazione e diritti umani, turismo responsabile, alimentazione naturale e medicine complementari.


Ho chiacchierato con alcuni giovani interessati nello SVE, raccontando la buona esperienza che ho avuto come volontaria Europea e trasmettendo la soddisfazione di avere fatto un lavoro piacevole, spero che questi racconti  siano uno stimolo per quei giovani che stano pensando di fare una esperienza di volontariato all'estero.





jueves, 10 de mayo de 2012

IL CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO SPAGNOLO:


Da quando sono arrivata a Modena, molte persone mi hanno chiesto si esiste in Spagna un centro analogo a quello dove faccio il volontariato Europeo qui in Italia, Io mai ho saputo dare una risposta chiara, per quello questo post è la risposta per tutte quelle persone che mi hanno fatto la domando e non hanno avuto una risposta. Grazie per la pazienza.


Il volontariato è uguale in tutti paesi del mondo. Come definizione potremmo utilizzare quella che dice che è una attività libera e gratuita svolta per ragioni di solidarietà e di giustizia sociale. Può essere rivolta a persone in difficoltà, alla tutela della natura e degli animali, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale ...


Un volontario è uno che decide dedicare una parte del suo tempo libero e delle sue energie ad una causa, in modo spontaneo, volontario e gratuito. E uno che ha delle passione, delle capacità, sa  fare delle cose e ha una particolare sensibilità sociale e uno spiccato senso di solidarietà e di cooperazione.


Una organizzazione simile al CSV Italiano, sarebbe "La Plataforma del Voluntariado de España", che viene sovvenzionata per il "Ministerio de Sanidad, Politica Social e Igualdad del Gobierno de España".


"La Plataforma del Voluntariado de España" (PVE) è una organizzazione non-governative, che coordina la promozione e diffusione del volontariato e la azione solidale a livello statale.
La PVE è nata nel 1986 ed ora è integrata per 78 organizzazioni d'ambito generale e locale, così come piattaforme regionale e provinciale che rappresentano a circa 900.000 persone volontarie di tutto lo Stato.


La PVE è il referente della coordinazione e sistemazione della azione volontaria Spagnola. IL suo lavoro è quello di promuovere il volontariato, il compromesso e la partecipazione sociale, così come sensibilizzare la cittadinanza.
La PVE partecipa nella elaborazione di politiche e programmi di volontariato, difende i interessi e la indipendenza degli ONG che la integrano e attua come portavoce nei fori nazionali e internazionali del Terzo Settore di Azione Sociale.


La misione de la PVE è fare visibile, impulsare e promuovere la azione volontaria organizzata, consolidando e rafforzando suoi enti mediante la rappresentazione del volontariato nello Terzo Settore anche negli altri.
La PVE tiene come priorità la promozione della azione volontaria e rafforzare le sue istituzioni.
Suoi campi d'attività sono: la formazione, la sensibilizzazione e la comunicazione in relazione al volontariato. Lavorano anche per rinforzare i reti locali, provinciali e regionali.  

miércoles, 2 de mayo de 2012

SEMINARIO VALUTAZIONE INTERMEDIA: 


La valutazione intermedia è un obbligo e un diritto di tutti quelli che fanno lo SVE. 
Per disgrazia, al eguale che la formazione all’arrivo che non si fa propriamente all’arrivo della esperienza SVE, questa valutazione intermedia non si fa per tutti quando si deve fare. 


Questo è un problema di mala gestione per parte della Agenzia Nazionale, perche si non si convoca hai volontari per la formazione all’arrivo quando si devono convocare, dopo può darsi il caso che non facciano la valutazione intermedia, bene perche hanno finito lo SVE oppure che la facciano proprio alla fine dell’ suo progetto.


L'obiettivo del seminario è dare ai partecipanti l'opportunità di analizzare, valutare ed esprimere in gruppo i concetti fondamentali del volontariato europeo, delle metodologie di apprendimento e della validazione attraverso lo Youthpass dove vanno comprese le competenze acquisite durante il servizio. 


Quelle competenze possono essere: 
- Comunicazione nella lingua madre 
- Comunicazione in lingue straniere 
- Competenze matematiche e scientifiche 
- Competenze digitali 
- Imparare ad imparare 
- Competenze interculturali, interpersonali, sociali e civiche 
- Imprenditorialità e spirito di iniziativa 
- Consapevolezza culturale ed espressione 


 Youthpass è un certificato a cui hanno diritto i partecipanti a un progetto finanziato nell'ambito del programma Gioventù in Azione, e nel quale viene descritto ciò che essi hanno imparato durante le attività progettuali. 


Questa valutazione intermedia la abbiamo fatto a Napoli concretamente a Torre del Greco dal 15 al 18 di Aprile de 2012. Per me è stato un piacere ritrovarmi con alcuni volontari SVE che avevo conosciuto alla formazione all’arrivo a Rimini e inoltre conoscere a nuovi volontari. 


Questi giorni (anche si pochi) sono stati bellissimi, tanto per stare con i altri volontari come per il paesaggio, che per goderlo bene, molti volontari abbiamo presso giorni di ferie per fare un po’ di turismo 


Di questa valutazione posso dire che mi è servita per conoscere meglio i progetti di altri volontari, per saperne di più sui altri associazioni e forse per capire lo fortunata che sono nell’ mio progetto (anche questo ultimo lo sapevo già). Soprattutto mi è servita per confrontare con i altri, viaggiare e divertirmi. 


Della formazione dire che abbiamo lavorato abbastanza su: 
- La valutazione per migliorare i progetti SVE 
- Apprendimenti non formali nei progetti SVE 
- Essere volontario Europeo 
- Gestione delle situazioni conflittuali e delle crisi nei progetti SVE 
- Conoscenza della realtà italiana: o “storie d’Italia” o Stereotipi e pregiudizi 
- Valutazione intermedia dell’attività svolta dai volontari nei progetti SVE 
- Parlamento: proposte di miglioramento dello SVE 
- Validazione e riconoscimento delle competenze acquisite: lo youthpass 
- Apprendimenti acquisiti dai volontari nei progetto SVE 


Per finire il post vorrei ringraziare a tutti quanti hanno formato parte di questa esperienza di valutazione intermedia perche ogni uno anche si non si rende conto, ha lasciato una piccola parte di se negli altri. 


GRAZIE!!!!

martes, 24 de abril de 2012

GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO:
Ogni 23 aprile a partire dal 1996, si organizzano numerose manifestazioni in tutto il mondo per festeggiare la Giornata Mondiale del Libro.
L’obbiettivo della giornata è incoraggiare a scoprire il piacere della lettura.
E’ stato scelto il 23 aprile perche è il giorno in cui sono morti nel 1616, Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega.

Evoluzione del libro:
I primi “libri” sono stati le muri, che servivano per dipingere azioni come la caccia.
Dopo troviamo le tavolette di argilla o le sculture in pietra.
Gli Egiziani hanno inventato il papiro, una specie di carta ottenuta da una pianta che cresceva lungo il Nilo.
I cinesi hanno fornito un supporto molto più duraturo: la carta; questa invenzione appare in documenti storici a 105 d.C.
La pergamena era il sistema usato in Europa durante il Medioevo, il suo vantaggio era che si poteva scrivere su entrambi lati e si aggruppavano in diverse pagine formando quello che oggi conosciamo come libro.
In questa evoluzione, l’impatto più decisivo per l’umanità è stato l’avvento della stampa. Con la stampa si è venuto a democratizzare l’accesso alla conoscenza: oggi è difficile immaginare un mondo senza l’esistenza del libro.
Dopo venivano le incorporazione d’immagine e fotografie.
Adesso andiamo un passo avanti, ce ne abbiamo gli e-book (libri elettronici), con la conseguente diminuzione dei costi di produzione e distribuzione.

I media moderni come la radio, il cinema, la televisione e adesso internet, hanno restato protagonismo culturale al libro, ma è ancora il principale mezzo di trasmissione della conoscenza, insegnamenti e esperienze reali e immaginari e le principale fonte di contributo culturale dell’individuo.

Diciamo che il cine ha restato protagonismo culturale a i libri ma ha anche contribuito alla sua promozione visto che esistono molti film che parlano dei libri.

Ecco qui un elenco di film dove la tematica centrale sono i libri:

o   Fahrenheit 451, 1966.
o   Il sorriso diabolico di Jack, 1980.
o   La storia infinita, 1984.
o   Il nome della rosa, 1986.
o   84 Charing Cross Road, 1987.
o   L’attimo fuggente, 1989.
o   Misery, 1990.
o   The Pagemaster, 1994.
o   Matilda, 1996.
o   La nona porta, 1999.
o   Scoprendo Forrester, 2000.
o   Il ladro di orchidee, 2002.
o   Neverland-un sogno per la vita, 2004.
o   La finestra segreta, 2004.
o   Factotum, 2005.
o   Truman Capote: a sangue freddo, 2005.
o   Vero come la finzione, 2006.
o   Infamous-una pessima reputazione, 2006.
o   Freedom writers, 2007.
o   Miei pomeriggi con Margueritte, 2011.

Che si fa a Modena la giornata mondiale del libro?
-          Sabato 21 aprile in Piazza Mazzini, l’Associazione Editori Modenesi dona una rosa a chi acquista un libro. UNA ROSA PER UN LIBRO

martes, 10 de abril de 2012

INFO DAY: IL VOLONTARIATO COMPLETA IL TUO CURRICULUM.

Il martedì 27 marzo, è stata effettuata la giornata “InfoDay: Il volontariato completa il tuo curriculum”, presso alcune Facoltà Universitarie di Modena.
Il volontariato completa il tuo curriculum è un accordo firmato tra Centro di servizi per il Volontariato di Modena e la Università di Modena e Reggio Emilia. Questo progetto è composto da 24 associazione che potranno accogliere al proprio interno studenti universitari.

E’ una iniziativa che si fa per promuovere il volontariato giovanile con la possibilità di ottenere crediti formativi dopo lo stage in associazione.
Per presentare agli studenti le offerte possibili, si sono gestiti punti informativi all’interno di 8 facoltà modenesi. Erano punti informativi in cui i studenti potevano trovare i volontari delle associazioni per qualsiasi domanda, consulta … relativa allo stage.

L’associazioni di volontariato possono diventare occasioni d’apprendimento per chi intende sperimentarsi in prima persona in situazioni particolari, difficili da incontrare diversamente.
Si possono acquisire competenze trasversali svolgendo attività di stage presso i associazioni.

I obiettivi di questo accordo sono:
- Offrire informazioni complete sul volontariato locale.
- Offrire agli studenti progetti per sviluppare competenze trasversali come completamento della formazione accademica.
- Aprire spazi di confronto tra l’Università e il volontariato e su tutto ciò che possono fare insieme.
- Formare studenti a gestire azioni di scambio e di comunicazione tra università e volontariato.

Questa giornata InfoDay, aveva il compito di fare una promozione del volontariato e della cittadinanza attiva presso gli studenti dell’università, mediante sportelli informativi nelle facoltà di: Lettere e Filosofia, Medicina, Ingegneria, Matematica, Science Biomedici, Chimica e Farmacia, Economia e Giurisprudenza.

Che valori acquisisce lo studente che fa un volontariato?
- Nuove esperienze di vita
- Sviluppo professionale ed umano
- Sviluppo delle competenze trasversali
- Sviluppo delle competenze extracurriculari

Dopo questa giornata di presentazione dello stage universitario nelle associazioni di volontariato, manca che i ragazzi universitari capiscano che è una buona opportunità per il loro futuro non solo a livello accademico (perche possono ottenere crediti formativi) ma anche come esperienza di vita.

martes, 3 de abril de 2012

PICOLLI MEDIATORI CRESCONO:

E’ un progetto destinato a i bambini di scuola elementare e ragazzi di scuola media inferiore.Gli incontri si svolgono con una modalità di coinvolgimento attivo che vede come protagonisti i bimbi e adolescenti attraverso esercizi individuali e di gruppo, giochi cooperativi e di ruolo ed simulazioni di conflitto. E’ un viaggio attraverso le emozioni e il loro riconoscimento, nel rispetto del punto di vista dell’altro, nella conoscenza di sé e dei rapporti interpersonali, nei comportamenti aggressivi che sono fonte di tensione, separazione, distanza e solitudine.Gli incontri sono condotti da un mediatore dei conflitti affiancato da un volontario in formazione.

Dopo questa prima spiegazione, dirò che sono andata a un percorso di PMC come affiancamento ad una mediatrice in una classe 1^, di una scuola media inferiore di Modena.
Devo dire che per me è stata un’esperienza molto piacevole tanto per la mediatrice con cui sono andata come per la classe nella quale abbiamo fatto il percorso.
Ci sono stati tre incontri con una separazione d’una settimana, di due ore ogni uno.


Nell’ primo incontro, attraverso diversi giochi e attività facciamo presentazioni (perche si conoscano più profondamente tra loro e anche per conoscerli un po’ noi), parliamo di quello che li piace e non li piace del gruppo-classe, facciamo giochi di fiducia a un compagno, di concentrazione e di ripresentazione d’emozioni. Dopodiché c’è una riflessione finale dell’incontro e lasciamo aperta la porta delle emozioni …

Nell’ secondo incontro, parliamo di quello che a loro piace e non piace collegato sempre alla volta scorsa, viene fuori che a 17 persone su 25 non li piace che li prendano in giro, e questo viene fatto abbastanza in quella classe.
Parliamo di quello che sentono i compagni che vengono presi in giro, di come pensiamo che si manifesta la rabbia, come la posiamo controllare e cose che possiamo fare per sfogarla, come possiamo gestire i emozioni che abbiamo …


All’ terzo e ultimo incontro, facciamo un ricordo su tutto il percorso fatto e centriamo il discorso sulla amicizia.
Alla fine dell’ terzo incontro penso che i ragazzi erano molto felici d’avere fatto quest’incontri, mi sembravano soddisfatti di aver potuto parlarne in classe e anche condividere con i suoi compagni cose che li preoccupano e forse senza questo percorso (senza un facilitatore, mediatore) non lo avrebbero mai fatto.
La metodologia utilizzata in questi incontri è stata attiva e partecipativa creando un clima adeguato nell’ quale i ragazzi potevano esprimere liberamente suoi pensieri e sentimenti.

Una bellissima esperienza.

viernes, 23 de marzo de 2012

POLDINA:

Sono stata invitata alla Scuola Cittadella (nella classe 2^B), dove la insegnante voleva raccontare a i bimbi “La favola di Poldina” e cosi io potevo vedere di cosa tratta quel progetto.

La finalità dell’iniziativa è far riflettere i bambini sul tema della disabilità, delle barriere architettoniche, della solidarietà, questo grazie al racconto, rappresentato dai bambini stessi.

Poldina è una bambina disabile che non può camminare ma che vorrebbe tanto percorrere i sentieri di un bosco o correre in riva al mare.
Insieme a lei ci sono alcuni amici tristi per varie ragioni: gli uccellini Cip e Ciop non hanno le piume colorate, la capretta Priscilla non ha gli zoccoli per arrampicarsi, il leone Casimiro non ha la criniera e non si sente più il re della foresta.
Convinti di poter risolvere i loro problemi, prendono una decisione: andranno insieme dal Mago senza naso che però abita su un fungo in cima a una lunga scalinata. Gli amici di Poldina non hanno difficoltà a raggiungere il Mago, ma la bambina come farà?
La conclusione della fiaba è lasciata alla fantasia dei bambini ma anche alle riflessioni fornite durante il racconto e insieme agli insegnanti.

Nel primo incontro, la maestra ha raccontato a i bimbi la favola di Poldina, di forma interattiva: alla stessa volta che la insegnante raccontava la istoria i bimbi si travestivano dei personaggi della favola.
Ci siamo stati due ore, una per raccontare la istoria e parlarne un po’ sul problema di Poldina e che possiamo fare noi per aiutarla, e un’altra dove i bimbi hanno fatto un disegno nell’ quale immaginavano il finale della istoria che era incompleta.

La settimana dopo nella classe, hanno fatto un grande cartellone con tutti i possibili soluzioni per poter aiutare a Poldina a risolvere il suo problema.

Il cartellone lo hanno presentato al secondo incontro, dove è andato un ragazzo disabile per parlare con i bimbi della sua malattia e di porche lui non si sente diverso agli altri per non poter camminare come tutti. Il ragazzo raccontava che mai è stato escluso, e che è molto fortunato perche sempre ha l’aiuto e la compagnia de suoi amici e familiari. Lui lavora e nel suo tempo libero fa volontariato in un’associazione sportiva e va alle scuole per racontare la sua storia ed aiutare ai bimbi a capire meglio certe cose.

Nell’ cartellone i bimbi hanno parlato di possibili soluzione per Poldina; come si loro sanno che la distrofia muscolare non ha cura, hanno detto che possiamo fare 3 cose per Poldina:
- Aiutarla quando a bisogno stando tutti insieme a lei
- Non marginarla
- Trattare a questa bimba eguale a un’altro compagno

Secondo me, questa esperienza è bellissima per i bimbi, ma lo è stata anche per me. Ringrazio alla classe per darmi l’opportunità di contribuire in una piccola parte di questo progetto.

miércoles, 14 de marzo de 2012

ALTRI IMPEGNI:

Altri compiti che sto facendo come volontaria al CSV, sono alcune ricerche sui vari temi diversi:


  • Peer education:
    - Cosa è la peer education?
    - Che è la educazione fra pari?
    - Come si diventa un buon peer educator?
    - La educazione fra pari in paesi di lingua ispana
    - La peer education in Italia
    - Valutazione nella peer education

    Come programmi di peer education che ho visto mentre faccio lo SVE si può includere il progetto “I Need You”, dove i ragazzi erano i protagonisti principali del suo percorso di formazione.



  • Articolo suoi terremoti di L’aquila 2009 (Italia) e Lorca 2011 (Spagna):
    L’idea del articolo è rispondere a alcune domande con i testimoni di persone che hanno vissuto quelli sfortune, le domande a rispondere sono del tipo:
    - Come è la reazione della gente con quelli vicini che hanno dei problemi?
    - Quanto durano i campi per quelli che stano senza casa?
    - Che azioni di volontariato si possono fare per aiutare ai influenzati?
    - Che si fa negli anniversari di questi disastri della naturalezza?
    - Come stanno adesso le città influenzati?
    - Ancora possiamo fare qualcosa per aiutare a quelli che abitano lì?



  • Acqua (sembra interessante per essere un tema costante nel momento), la ricerca è:
    - L’acqua in paesi del Terzo Mondo
    - La lotta per l’acqua in Spagna
    - Acqua bene comune in Italia
    - Rete di città sane (Italia/Spagna)



Tutte queste ricerche li faccio come approfondimento in temi che mi interessano, alcune li ho pensato io e altre mi l’ hanno suggerito e mi hanno sembrato giuste.

martes, 6 de marzo de 2012

VOLONTARIATO NELLE ASSOCIAZIONI:

Una parte del mio progetto era quella di scegliere un paio d’associazioni di Modena per fare volontariato.
Sono andata a conoscere alcune associazioni, tutti molto interessanti che fanno lavori meravigliosi.
Alcune di quest’associazioni sono:

- Segnalibro: è un punto di lettura nell’ quartiere Quattro Ville. La sua costituzione è legata all'esistenza dei Punti di Lettura, servizi distribuiti su tutto il territorio cittadino, ed alla necessità di organizzare e coordinare efficacemente i volontari che vi operano per l'apertura ed il funzionamento. I Punti di Lettura sono cresciuti trasformandosi in centri culturali vivaci e frequentati da molte persone che possono prendere a prestito i libri e partecipare ad interessanti incontri ed iniziative intorno al libro ed alla lettura.

- Emergency: è un'associazione indipendente e neutrale, nata per offrire assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Emergency promuove una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani.
Parallelamente all'attività umanitaria, Emergency promuove attività di formazione nelle scuole mirate a diffondere una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani.

- Porta Aperta: è una associazione che offre servizi di prima accoglienza, tipo: mensa, ambulatorio, avvocato di strada, dormitorio, sostegno alle famiglie...

- Amnesty International: Amnesty International è un movimento mondiale composto da persone che operano affinché i diritti umani siano rispettati. I suoi appelli in favore delle vittime di violazioni e di abusi dei Diritti Umani sono basati su ricerche accurate ed hanno come riferimento i trattati internazionali. L'organizzazione è indipendente da tutti i governi e da tutte le ideologie politiche.
Amnesty International è un'associazione aperta a chiunque sia d'accordo con i suoi obiettivi e conta attivisti volontari in tutto il mondo; per unirsi ad uno dei loro gruppi non occorrono conoscenze o esperienze particolari: basta essere interessati, come esseri umani, alla sorte di altri esseri umani.
Amnesty International conta sulla pressione di tante persone comuni che, inviando lettere e fax di protesta ai governi che violano i diritti umani, sollecitino l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media su vittime altrimenti dimenticate.

- Insieme a Noi: È un’associazione di familiari e amici di persone sofferenti di disturbi mentali che, insieme a chi sta guarendo e a chi si interessa a queste problematiche, investe il proprio tempo per creare uno spazio di aggregazione e un contesto di socializzazione.
La finalità principale dell’Associazione è quella di favorire la formazione di una rete di relazioni sociali oltre quelle parentali, proponendo diverse attività laboratoriali in base al grado d’interesse delle persone. Sono andata un girono che facevano la correzione del giornalino natalizio e ho visto come lavorano tutti insieme: volontari, utenti, familiari…

Ma alla fine ho scelto fare volontariato in due associazioni che si occupano direttamente di bimbi o adolescenti perche forse per la mia formazione o per la strada lavorativa che ho fatto, è quello che penso che so fare meglio e per tanto mi sentivo più sicura all’ora di farlo. Questi sono i associazioni dove sto facendo i volontariato:

• GVC: Gruppo Volontari Crocetta: Offre assistenza domiciliare, aiuto domestico, compagnia, lettura, passeggio ad anziani, animazione culturale, doposcuola minori, assistenza sociale ad emarginati nel quartiere Crocetta. Organizza campi scuola, centri estivi, gite, feste.
Io vado una o due volte alla settimana ad aiutare ai bimbi delle scuole elementare e media a fare i compiti ed a studiare.

• CAV: Centro Aiuto alla Vita: opera per una cultura della maternità libera e consapevole, per la promozione della salute e del benessere della donna in tutte le fasi della sua vita sollecitando la partecipazione sociale, valorizzando la cultura di genere, sostenendo una genitorialità consapevole attraverso iniziative e servizi. I servizi possono essere: nido per bambini, aiuto per mangiare e per vestirsi.
Io vado due mattine alla settimana al nido per bambini dove ci sono 8 bimbi di 1 a 3 anni con i quali facciamo giochi, disegni, canzoni…

martes, 28 de febrero de 2012

PIU PROGETTI IN QUI PARTECIPO (o ho partecipato):

GIOVANI ALL’ARREMBAGGIO:

I destinatari di questo progetto sono i studenti di scuola secondaria di 2^ grado (16-18 anni).Il progetto nasce da un bisogno delle associazione di volontariato di comunicare ed avvicinarsi al mondo dei giovani per promuovere, sensibilizzare e favorire una cultura della solidarietà tra le nuove generazioni.
La finalità del progetto è quella di promuovere e costruire canali di comunicazione efficaci tra scuola e volontariato.
Il percorso prevede uno o più incontri in classe, concordati con gli insegnanti, tra i rappresentanti del mondo del volontariato e i giovani, per sensibilizzare gli studenti sui temi della solidarietà e della cittadinanza attiva e per presentare le associazioni/enti aderenti al progetto.
La modalità seguita prevede un’attività di animazione, la testimonianza dei volontari e/o intervento di coetanei in progetti di peer education.
A seguito di questo incontro viene offerta la possibilità, agli studenti interessati, di fare un periodo di stage in alcuna delle associazione (a scelta fra 30 associazioni diverse), che formano parte del progetto.
Obiettivi:
- sviluppare riflessioni culturali sul tema della cittadinanza attiva, la solidarietà e il volontariato.
- valorizzare la persona in un’ottica di miglior conoscenza di se stessi, rinforzare l’Io attraverso un impegno sull’Altro.
- attivare dinamiche di apprendimento attivo attraverso un coinvolgimento emotivo.
Lo stage è un’esperienza da svolgere presso associazioni o enti di volontariato.

I NEED YOU

I NEED YOU è un progetto di sensibilizzazione giovanile. Nasce per promuovere i valori del volontariato e la cultura della solidarietà. Rivolto in particolare al mondo scolastico, intende rendere i ragazzi protagonisti, come portatori di esperienza e formatori dei coetanei attraverso la peer education. I Need You è un progetto dove i protagonisti sono i ragazzi. Loro sono messi a gruppi di lavoro dei diversi temi, e fra loro lavorano su questo per alla fine presentare un progetto al comune che si e viabile lo finanzierà.
I punti più importanti sono:
sensibilizzare il mondo dei giovani
formare nei valori del volontariato, promuovendo la cultura della solidarietà.
Questo progetto ha lo scopo di offrire agli giovani elementi di conoscenza, problematiche sociali…
Per chiudere questa esperienza positiva, durata oltre un anno, è stata organizzata una tre giorni di mostre, conferenze ed incontri, che ospiteranno diversi appuntamenti dedicati ai ragazzi e al loro modo di intendere la solidarietà.
I ragazzi delle scuole superiori che hanno preso parte al progetto incontreranno le amministrazioni locali per riflettere e avanzare proposte sui temi di Condivisione, Dipendenza/autonomia, Responsabilità, Diversità, Ambiente. Ciascun comune selezionerà poi un progetto da promuovere nel proprio territorio di appartenenza. Così si intende incrementare la partecipazione dei giovani alla vita della città, favorendo la conoscenza reciproca tra ragazzi, associazioni di volontariato ed istituzioni, con l’obiettivo di rafforzare e consolidare una rete di relazioni che si mantenga anche in futuro.

PROMOZIONE VOLONTARIATO (Carpi, Modena, Europe Direct, Going to Europe)

Come volontaria SVE ho fatto promozione sul volontariato Europeo perche forma parte del mio progetto.
Lo ho fatto in diversi ambiti: al CSV per lo sportello di Carpi, al CSV di Modena, al Europe Direct di Modena e anche con la associazione Going to Europe.
Il Europe Direct di Modena promuove tutti quelli attività che offrono una opportunità per andare all’stereo, bene come lavoro, come studio…
Dentro del Europe Direct si sviluppa il programma “Gioventù in Azione” che comprende fra altri:
- SVE: Servizio Volontario Europeo.
Insieme al Europe Direct lavora la associazione “Going to Europe” che aiuta ai giovani che vogliono partecipare in qualche progetto europeo per coordinare la mobilità all’stereo.

Sono andata col CSV in alcune scuole di Carpi e Modena come testimonio SVE o Erasmus, per raccontare ai ragazzi mi esperienza con questi programmi.
Ho fatto anche il testimonio col programma “Muoversi in Europa: la opportunità di mobilità dell’Unione Europea per i giovani” che promuoveva l’Europe Direct.
E ho aiutato nella associazione Going to Europe a spiegare ai ragazzi che sono interessati che cosa è quello dello SVE e che devono fare per trovare un progetto SVE adatto a loro.
Il testimonio che ho fatto in tutti posti è stato del tipo: come ho trovato questo progetto, come mi trovo in Italia, che opportunità mi può offrire fare questo.


martes, 21 de febrero de 2012

FORMAZIONE ALL’ARRIVO:

Dopo tre messi e mezzo facendo lo SVE a Modena, mi arriva la lettera per fare la “formazione obbligatoria all’arrivo”.
La lettera diceva che questa formazione si faceva a Rivabella di Rimini dal 25 gennaio al 2 febbraio.
Anche se mi avevano detto che questa formazione sarebbe una cosa molto bella io non avevo voglia di andare, forse per la pigrizia di fare la valigia o forse per paura a quello sconosciuto, chi
sà…
Alla fine e essendo una formazione obbligatoria, il 25 mattina me ne sono andata in treno verso Rimini. Quando sono arrivata al albergo (già con altri volontari che avevo conosciuto di cammino e che dovevano fare quella stessa formazione), i formatori ci hanno chiesto il nome e ci siamo sistemati in camere di 3 o 4 persone. Eravamo 62 volontari e nessuno c’era nella camera
con una persona del suo stesso paese neanche del suo stesso progetto.
Questi 62 volontari, stiamo facendo lo SVE in Italia, di nord a sud, così ho conosciuto molta gente interessante di tutta l’Europa, ogni uno diverso d’altro, ma come nella varietà di gente c’è lo buono, abbiamo fatto uno stupendo gruppo di lavoro.
Dopo il pranzo, i 62 volontari con i facilitatori del corso abbiamo cominciato a fare delle attività programmate.
Abbiamo fatto un test di lingua per controllare il livello di ogni uno ed essere divisi in 4 gruppi diversi per il corso di lingua che si farebbe ogni mattina.
I facilitatori del corso sono stati molto bravi in tutta la formazione, già sia quelli del corso di lingua, quelli che ci svegliavano con giochi alla mattina e facevano divertente la teoria del
pomeriggio e quelli che hanno lavorato molto nei lavoratori perche noi volontari trovassimo interessanti tutte le tematiche.
Ho imparato molte cose (giochi che posso fare nel mio lavoro, un po’ di grammatica italiana e anche miei doveri e diritti come SVE e che posso fare si ho dei problemi con mio progetto, casa,
tutori…).
Dopo questa formazione mi sono resa conto lo fortunata che sono stata nella scelta dal mio progetto, con miei collegi di lavoro… perche ho conosciuto altri volontari che stano veramente male nei suoi progetti, nelle case… e mi dispiace per loro perche quando uno sceglie fare un
SVE è perche vuole fare qualche cosa con e per gli altri, imparare e apportare le sue conoscenze e si nel suo progetto non li lasciano fare niente, non ha senso chiedere un volontario.
Questa formazione serve per imparare cose sul volontariato che stai facendo e anche per conoscere altri persone come tu che fanno volontariato in altre parte d’Italia.
Penso che parlo nel nome dei tutti quelli che hanno fatto questa formazione con me quando dico che è stata molto divertente, interessante, produttiva e siamo felici di avere conosciuto altri volontari per condividere i nostri esperienze, parlare dei nostri paure, bisogni e esigenze…
Solo posso ringraziare a tutti quanti hanno formato parte di questa esperienza di 10 giorni e aspettare che per la prossima formazione siamo tutti di nuovo insieme.

GRAZIE!!!!

martes, 14 de febrero de 2012

ALCUNI PROGETTI IN QUI PARTECIPO

“Il volontariato completa il tuo curriculum”:
Questo progetto è nuovo ed è ancora in corso di attuazione.
Nasce da una convenzione tra il CSV di Modena e l’Università di Modena e Reggio Emilia ed è stato pensato per avvicinare gli studenti universitari modenesi al mondo del volontariato, tramite un’esperienza di stage dello studente in una delle associazioni di volontariato coinvolte nel progetto, che sono 23.

Lo stage regalerà allo studente un’esperienza importante che gli permetterà di misurarsi con diverse realtà organizzando un evento piuttosto che svolgendo un’indagine, gestire relazioni con soggetti e contesti problematici, sviluppando così competenze trasversali. Tutto ciò gli consentirà di maturare crediti formativi per il suo curriculum di studi e di vita.
Le associazioni di volontariato sono anche occasioni di apprendimento per chi intende sperimentarsi in prima persona in situazioni particolari, difficili da incontrare diversamente. Imparare, facendo, ad organizzare un evento, svolgere un’indagine, gestire relazioni con soggetti e contesti problematici, sono solo alcuni esempi di competenze trasversali che si possono acquisire svolgendo attività di stage presso le organizzazioni selezionate.
L’obbiettivo è quello di promuovere l’esperienza di volontariato giovanile e un’esperienza formativa per il loro futuro, che serve anche per completare il CV Europeo e complemento degli studi.
Collaborare en una associazione può essere un investimento lavorare e personale e pure interessante per studenti come percorso di vita.
La finalità è promuovere la cultura della solidarietà e costruire canali di comunicazione efficaci tra giovani e volontariato.

“Le officine della solidarietà”:
E uno spazio organizzato in cui volontari di associazioni interagiscono con gli studenti in visita per presentare le loro associazioni all'interno di laboratori di animazione con percorsi, giochi, video, test, oggetti, cartelloni.
Perché partecipare:
- per offrire a studenti delle scuole medie e superiori un’occasione di contatto con le problematiche del volontariato modenese all'interno di laboratori preparati dalle associazioni;
- per presentare ai docenti uno spazio utile a sostenere percorsi di solidarietà già avviati nelle classi o nelle scuole;
- per sperimentare nuove forme di incontro tra volontariato e mondo giovanile.
Come si svolgono:
-ogni classe è accompagnata da una guida per la durata dell'intero percorso (due ore).
-una breve rappresentazione teatrale introduce alcune problematiche trattate dalle associazioni.
-dopo la rappresentazione, ogni classe si divide in piccoli gruppi per svolgere attività con i volontari.
Obbiettivi:
-offrire a studenti un’occasione di contatto con le problematiche del volontariato modenese all’interno di laboratori preparati dalle associazioni.
-presentare ai docenti uno spazio utile a sostenere percorsi di solidarietà già avviati nelle classe o nelle scuole.
-sperimentare nuove forme di incontro tra volontariato e mondo giovanile.







martes, 7 de febrero de 2012

UNA VOLTA CHE SEI ARRIVATO AL PAESE D’ACCOGLIENZA

In questo post parlerò dei 3 punti più importanti (secondo me) per uno SVE quando arriva al paese d’accoglienza:

• Progetto:
Il progetto deve essere concordato en un contratto che devono firmare i tre parti interessati: l’associazione d’invio, l’associazione d’accoglienza e il volontario. Questo contratto si fa e si firma prima della partenza del volontario al paese d’accoglienza. Nel contratto devono stare tutti attività dove il volontario sarà coinvolto dentro del suo progetto.
Quando ho arrivato a Modena, sono stata molto fortunata per l’accoglienza nella mia associazione, per il coinvolgimento che mi hanno fatto in tutti quelli attività che mi potevano piacere.
I due primi messi sono stata conoscendo tutti progetti che si fanno al CSV, alcuni stavano cominciando e altri finendo pero ho visto un po’ di ogni uno e dopo ho scelto alcuni nei quali mi piacerebbe approfondire.
Sono andata anche a conoscere alcuni associazioni di Modena per fare qualche ora di volontariato settimanale in quelli che mi piacessero.
Tanto nei progetti come nei associazioni, ho scelto sempre quelli che si avvicinano di più alla educazione, perche per miei studi e mia vita lavorativa è quello che mi interessa di più e anche quello che posso fare meglio. Un altro giorno racconterò caratteristiche specifiche di ogni progetto.

• Alloggio, Soldi e Trasporto:
Ci sono diversi possibilità di alloggio dipendendo soprattutto dal progetto, della associazione, della città…
Si può vivere da solo in un appartamento, en un appartamento condiviso con altri volontari o studenti, abitare con una famiglia… pero ti devono dire dove vivrai prima della tua partenza.
Io per esempio abito in un appartamento condiviso con una volontaria europea che lavora per un’altra associazione.
I soldi che ti danno della agenzia nazionale dipendono della città nella che fai il progetto. Avrai una paga mensile per ogni messe che resterai facendo il volontariato.
La paga mensile ti da per vivere senza lussi, pero si fai una buona amministrazione non avrai dei problemi.
Il trasporto per andare e tornare dal lavoro ti lo deve garantire pure l’associazione d’accoglienza. Ti possono dare l’abbonamento di autobus, darti il passaggio ogni giorno o pure la bicicletta (come a me).

• Corso di lingua:
L’associazione di accoglienza ti deve facilitare l’ingresso a un corso di lingua adatto al tuo livello di conoscenza.
Io, da Novembre sto facendo un corso di lingua al CTP di Modena, che mi da diritto a fare un esami a Giugno per prendere un certificato.

Secondo me, questi sono i punti più importanti che uno SVE deve avere chiari prima di partire perche si quando arrivi, trovi che il progetto, la casa o qualche altra cosa non è come si diceva nell’ contrato poi parlare delle condizione e fare qualcosa per trattare di risolvere i problemi.
Io non ho avuto dei problemi derivati del contrato, ho avuto altro tipo dei piccoli problemi, pero per fortuna nella mia associazione sempre ho avuto qualcuno di fianco a me per aiutarmi ai risolverli.

martes, 24 de enero de 2012

PERCHE HO SCELTO QUESTO PROGETTO.

Quando hanno risposto dal CSV di Modena che mi curriculum è stato selezionato e che avevano presente la mia candidatura per fare lo SVE con loro, ero molto felice perche c’era un progetto che mi aveva piaciuto molto quando lo ho letto alla banca dati.

Il progetto diceva basicamente:
· Promuoverai l’attività delle organizzazioni di volontariato della provincia di Modena.
· Svilupperai una cultura della solidarietà, così come capacità gestionali e organizzative delle organizzazioni.
· Lavorerai in un ambiente stimolante che ti permetterà di acquistare o approfondire la conoscenza delle organizzazioni di volontariato e solidarietà.
· Avrai l’opportunità di conoscere le varie attività e settori che miglioreranno le loro informazioni personali di fondo, così come la loro sensibilità a determinate categorie di persone.
· Svilupperai competenze relative al lavoro di squadra e partecipazione a progetti dove ci sono più partner.
· Metterai alla prova strumenti e strategie di osservazione e di analisi delle esigenze degli individui, gruppi e contesti, strumenti di auto-osservazione, volte a raggiungere una consapevolezza degli effetti delle loro azioni in diversi contesti.

Dopo leggere bene questo progetto, ho risposto che ero interessata e abbiamo cominciato a fare tutta la burocrazia che hanno queste cose. Ho pensato che quelle robe che mi proponevano da fare c’erano delle cose adatte a me per la propria formazione e perché poteva essere una esperienza per la mia carriera professionale.

Sempre ho avuto l’aiuto di Inter-Accion tanto per comunicarmi con l’organizzazione di arrivo (CSV di Modena) come per compilare tutti documenti che si volevano.
Una volta che sei selezionato non vuole dire che parti subito, devi aspettare alla approvazione del progetto (questo voglia dire che si non ci sono i fondi, non viene approvato il progetto e non poi partire).

Dopo di che bisogna leggere bene il contrato che firmerai perche li, ci sono tutte le robe che farai al posto di invio e ci vuole essere sicuro che ti piace quello che farai.

A questo punto dello SVE (ci sono 4 messi che sto qua), posso dire che è una esperienza molto forte, che sicuramente rimanerà in me per sempre, per quello che sto imparando e per quello che sto vivendo.

Sono molto felice di avere cominciato questa esperienza, iniziata benissimo e so che finirà ancora meglio perché il lavoro che faccio mi piace e sono venuta per dare tutto quello che posso.
E più importante scegliere prima il progetto che il paese, ma io ho scelto prima il paese (Italia) e dopo ho visto il progetto (al CSV di Modena), e invece non mi sono sbagliata.

Lo SVE è un esperienza piacevole, certo che dipende dal progetto che ai scelto, per quello bisogna farlo molto bene e scegliere quelli progetti adatti alla persona.

Perche ogni persona è un mondo, ci sono tanti progetti diversi.

martes, 17 de enero de 2012

COME HO COMINCIATO A PENSARE NELLO SVE E TROVARE UN BUON PROGETTO.

Un anno e mezzo fa ho cominciato a pensare che mi piacerebbe fare qualcosa diverso a quello che stavo facendo fino a quel punto.

Una mia amica mi ha parlato dello SVE, lei stava per andare a Torino un paio di messi dopo quella chiacchierata per fare uno SVE pero per me non stava molto chiaro quelli spiegazione che lei mi dava su che cosa era quello e ho lasciato perdere.
Quando lei è tornata per le vacanze di Natale, abbiamo parlato e mi ha spiegato molto meglio il lavoro che faceva, dove abitava, come aveva trovato il progetto…

A gennaio ho cominciato a pensare sul serio su questa esperienza e sono andata alla “Oficina de la Juventud de la Region de Murcia”; http://www.mundojoven.org/MundoJoven/genera.jsf?seccion=234


Li non mi hanno spiegato niente su come cercare per fare uno SVE ma mi hanno facilitato il nome di un’associazione di Murcia (la mia città) che tra altre cose fa questa di inviare allo stereo a quelli persone interessate in fare lo SVE. L’associazione si chiama “Inter-accion”; http://www.inter-accion.org/


Ho chiamato a Inter-acciòn e ho preso un appuntamento per alcuni giorni dopo con un ragazzo che lavora lì. Lui mi ha cominciato a spiegare che dovevo fare per cercare un programma adatto a me:

- Prima di tutto dovevo fare il mio Europass in inglese o nella lingua del paese di destino.
http://europass.cedefop.europa.eu/en/documents/curriculum-vitae

Io avevo chiaro che volevo andare in Italia a fare lo SVE perche conoscevo un po’ la lingua e volevo impararla in più e perche già avevo vissuto a quel paese mentre facevo l’Erasmus e avevo voglia di tornare.

- Dopo dovevo andare su una banca dati per cercare dei progetti: http://ec.europa.eu/youth/evs/aod/hei_en.cfm

In questa banca dati si possono cercare i progetti secondo paese e citta, tema… quando hai messo tutti quelli dati che servono esce una relazione dei progetti secondo i indicatori che hai messo.

Devo dire che cercare progetto non è una cosa di un giorno. Si deve guardare la banca dati quasi tutti giorni fino a che arriva il tuo progetto ideale.
Con progetto ideale mi riferisco a quel che è più adatto a te secondo formazione, interessi… Non tutti progetti sono adatti per tutte le persone.
Quando hai trovato un progetto che ti piace devi inviare al suo mail il tuo Europass e una Carta di Motivazione dove si spiega a loro perche voi fare lo SVE in quella associazione e in che cose poi aiutare.
Può darsi che per quella associazione la tua candidatura non va bene per vari motivi tipo: che ci sono altri candidati più adatti da te a quel posto, che è finito il bando di scadenza per presentare i candidature o invece che è ancora presto per cominciarla.

Io ho inviato come 15 candidature a diversi posti in tutta Italia, in alcuni mi hanno risposto che non volevano ancora volontari e in altri invece piaceva il mio curriculum, ma quando mi hanno spiegato molto meglio che si faceva a quel lavoro ho deciso di non farlo.
Io sono stata abbastanza fortunata e ho trovato “il mio progetto ideale” al CSV di Modena alle due messi di cominciare a cercarlo.

martes, 10 de enero de 2012

Questo blog è nato con la finalità di far conoscere a tutti quelli che sono interesati a fare uno SVE al CSV di Modena.



Io mi chiamo Mari, sono Spagnola e da ottobre 2011 sto facendo lo SVE al CSV di Modena.



Per SVE si intende Servizio Volontario Europeo.
Il CSV è il Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Modena. http://www.volontariamo.com/